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Questo volume raccoglie i verbali di sette processi per stupro celebrati fra il 1838 e il 1851 a Bologna, allora soggetta allo Stato della Chiesa. Al tempo, il termine "stupro" non comprendeva soltanto l'atto di violenza sessuale ma anche e più spesso i rapporti prematrimoniali che determinavano una gravidanza non seguita da matrimonio: il cosiddetto "stupro semplice", reato severamente punito, pur se consensuale, sul quale si incentrano sei delle sette storie qui raccontate. I processi indagano minuziosamente la vita privata dei protagonisti, introducendosi nella sfera più intima e usando spesso, soprattutto nei confronti della donna, una violenza inquisitoria che rasenta il voyeurismo. Accanto agli attori principali, descritti anche grazie alle colorite testimonianze di parenti, conoscenti, amici, si muovono una miriade di personaggi. Ne risulta un affresco di grande forza evocativa in cui tutto, dalla lingua ai fatti narrati, concorre alla composizione di una scena riemersa dagli archivi del tempo in tutti i suoi particolari. Completa il volume un saggio di Anna Natali che delinea il quadro storico e politico dell'epoca e approfondisce gli aspetti procedurali, sociologici e di costume, ricostruendo le dinamiche dei rapporti di potere che caratterizzano il contesto in cui si svolgono queste storie.