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La quasi totalità degli interventi delle Congregazioni pontificie che nel Seicento si occuparono del governo effettivo della Chiesa universale riguardò l'Italia, e soprattutto l'Italia meridionale. Perché si verificava questo? Perché il resto del mondo cattolico per tante, rilevanti istanze non faceva riferimento all'istituzione papale? Nel tentativo di rispondere a tali domande, si vengono a delineare i contorni di una Chiesa cattolica che appare essenzialmente una federazione, una sorta di Commonwealth di Chiese nazionali, tutt'altro che compatte attorno al papa e agli organismi curiali. Il libro, sulla scorta di una ricca documentazione d'archivio traccia un'immagine sostanzialmente inedita dell'Italia religiosa in età moderna.