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Nei lavori sul ruolo economico di Milano nel basso medioevo sono rari gli studi dedicati ai banchieri. Questo libro è la prima ricerca sistematica volta alla ricostruzione della loro fisionomia complessiva nel capoluogo lombardo a metà Quattrocento. La principale fonte è costituita da un materiale finora inedito, unico nel suo genere nel panorama documentario milanese: circa duecento protesti di lettere di cambio degli anni 1441-1454. Sulla scorta di tale documentazione si indagano le ragioni sottese all'emissione e al protesto delle tratte cambiarie, fornendo insieme una ricostruzione del profilo politico dei banchieri ambrosiani nel delicato passaggio dall'età viscontea a quella sforzesca.