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La comparazione nella lirica trobadorica assolve al compito delicato di stabilire un legame tra l'io e il mondo, tra la condizione interiore del soggetto lirico e le immagini tratte dalla realtà quotidiana, dalla letteratura e dal folklore; è quindi unione dell'interiorità con l'esteriorità, reale o immaginifica che sia, ma è anche un efficace strumento per l'elogio, per l'invettiva, per la descrizione, per lo scherzo. Cardine della struttura argomentativa e, al contempo, dell'ornatus, le figure del simile trovano ampio impiego nella lirica in lingua d'oc, costituendo un precedente modellizzante per tutta la successiva poesia europea. Il volume offre uno studio d'insieme sul modus comparandi dei trovatori e propone un'analisi tipologica delle comparazioni, in relazione alle loro strutture formali e all'universo figurato cui attingono i poeti. Viene inoltre fornito un repertorio delle immagini e delle oltre milletrecento comparazioni impiegate dai trovatori.