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Ottantatré lettere, datate tra il 1947 e il 1974, raccontano l'amicizia tra Luigi Meneghello (1922-2007) e Licisco Magagnato (1921-1987). Esse documentano la crescita del grande scrittore italiano dopo il trasferimento in Inghilterra, all'Università di Reading, e il ruolo di lettore privilegiato e colto dei nascenti romanzi "Libera nos a Malo" (1963) e "I piccoli maestri" (1964) svolto da Licisco Magagnato, che fu a lungo direttore dei Musei Civici di Verona. Gli scambi epistolari sono densissimi, tessuti di liberi pensieri, di riferimenti a libri e a recensioni, alla cronaca internazionale sul mondo della "guerra fredda", di reciproci progetti e di osservazioni sulle relazioni letterarie e sui rapporti di lavoro. Magagnato rivela la perentorietà di un uomo che, con grande coerenza morale, ha sempre tentato di coniugare la cultura e la politica, anche nel suo impegno professionale. Luigi Meneghello conferma la naturalezza della sua scrittura, la sua intensità coltissima e riflessiva, magari compiaciuta, ma sempre condotta sul filo dell'ironia. Le lettere rappresentano un'occasione per attraversare un quarto del XX secolo guidati dagli occhi intelligenti di due dei suoi protagonisti.