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Questo libro racconta, in tono semplice e divulgativo, la tradizione dei cibi conservati: i prodotti e le tecniche utilizzate per trasformarli in minestre, pietanze, condimenti, dolciumi. Dalla cucina popolare italiana e da questi prodotti, che si potrebbero pensare come "pietanze di mortificazione", sono derivati in realtà piatti importanti, noti e pregiati quali il pesce in carpione, il tonno sott'olio, la bottarga, il caviale, il baccalà, le anguille marinate, le carni salate, i salumi, le marmellate, i canditi, le mostarde ecc. Piccoli miracoli gastronomici - dei quali si riportano qui numerose ricette, classiche, d'autore e di tradizione casalinga - dovuti in gran parte alla buona volontà e alla fantasia delle donne. Un mondo, insomma, quello dei conservati, meritevole d'essere meglio conosciuto e che, come scrive nella prefazione Gualtiero Marchesi, l'autore di questo libro rappresenta "con passione, con precisione e ricchezza di citazioni e di aneddoti, luoghi e personaggi" che hanno popolato questo volenteroso e sofferto scenario di storia dell'alimentazione italiana.