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Un appassionato epistolario amoroso, rimasto finora inedito, fa luce su due amanti d'eccezione e su un'intera epoca svelando una storia sentimentale finora sconosciuta di cui Gian Carlo Fusco fu protagonista tra il '62 e il '63, anni cruciali del suo percorso umano e professionale. Sono sette lettere estrose, malinconiche, smaglianti, graffianti, com'è nello stile di Fusco, ma soprattutto sono documenti di eccezionale interesse biografico, critico e storico che mettono a nudo la psicologia fuschiana e illuminano un momento chiave della sua esistenza: il trasferimento da Milano a Roma, il suo impatto con la Capitale, e i suoi primi esilaranti passi nel mondo del cinema come soggettista e sceneggiatore per De Laurentiis e altri produttori. Biagi imbastisce un duplice ritratto, quello di Fusco nel suo turning point esistenziale, mai indagato così a fondo, e quello della affascinante giornalista Floriana Maudente, e traccia un gustoso affresco della Roma culturale ai tempi della "Dolce vita".