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Per chi vive in una grande città l'autostrada che la circonda, con i suoi squarci sulla campagna, rappresenta il balcone che dà sul mondo esterno, l'orizzonte, il viaggio, la fuga dalla metropoli. Mario De Quarto ci porta su alcune delle grandi consolari (Appia, Salaria, Cassia, Boccea, Casilina) e soprattutto sul Grande Raccordo Anulare che le collega, che non è soltanto una strada, ma anzitutto un mondo di quartieri e attività e persone che lo percorrono, e lo usano tutti i giorni. La sua è autogeografia, ovvero lettura "privata" dei luoghi. I confini di Roma sono forse impossibili da disegnare, ma, come sempre avviene nei grandi viaggi, è il disegno che si forma dentro di noi che poi determina la visione che si ha del territorio.