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Tra il 1940 e il 1945 parole come "coprifuoco", bombardamenti, maschere antigas", "fame", "tesseramento", ma anche - con l'arrivo degli Alleati a Napoli dopo lo sbarco a Salerno - parole come "am-lire", "Sciuscià", "segnurine", "mercato nero", diventano per gli italiani pane quotidiano. E' la guerra che s'attacca alla pelle e che scivola con il suo "odore" virulento nell'intimità della casa. Con l'ausilio del repertorio fotografico, gli autori ci offrono un ritratto a tutto tondo di sei interminabili anni, che iniziano con il suono lacerante delle sirene e le fuga nei ricoveri, per terminare con il difficile ritorno dei reduci in città e le prime clausole della pace riconquistata.