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Il volume sviluppa il tema delle forme assunte dalla comunicazione politica nel corso della cosiddetta "rivoluzione romana". Vengono esplorate le modalità e le occasioni in cui i vertici al potere dialogarono al loro interno e quelle in cui si rapportarono con i ceti subalterni seguendo profili innovativi rispetto alla prassi consuetudinaria, in un periodo storico connotato da profonde lacerazioni e da incisivi mutamenti istituzionali, che non solo favorirono l'affermazione di nuovi soggetti politici ma anche la sperimentazione di strumenti di comunicazione alternativi. Consapevole della vivacità dell'odierno dibattito sulla cosiddetta "Demokratie in Rom", il contributo di Rita Mangiameli pone al centro dell'indagine il rapporto instauratosi fra 'duces' e 'milites' nelle fasi conclusive della repubblica. Applicati gli opportuni filtri interpretativi alle fonti storiografiche e coniugandone le risultanze con gli apporti della numismatica e dell'epigrafia emergono dall'analisi i soggetti implicati nel dialogo sia diretto che a distanza, i vettori assunti dallo scambio informativo, gli 'slogans' elaborati, i mezzi adottati per la loro divulgazione, la progettualità politica formulata.