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«Chopin, è molto importante dirlo, si lascia guidare e consigliare dalle note; si direbbe che egli mediti sul potere espressivo di ognuna di esse. Egli sente che la tal nota o doppia nota, che la tal "terza" o la tal "sesta", cambia significato a seconda della sua posizione nella scala e, mediante un inatteso mutamento del basso, fa sí che essa assuma tutt'altro significato rispetto a quello che aveva prima. In questo risiede la sua forza di espressione». (André Gide)