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La "dottrina", proclamata nel 1823 dal presidente degli Stati Uniti James Monroe, avvertì le potenze europee di non ingerirsi più in questioni delle Americhe. Essa sancì l'egemonia di Washington su un intero continente. Fu un fatto senza precedenti nella storia. La "dottrina" sulle prime passò inosservata da parte della diplomazia europea. Il suo significato venne colto però immediatamente dalle borse di Londra, Parigi e New York, dove erano quotati i titoli delle colonie latinoamericane. I giornali inglesi, francesi e americani - ritrovati per la prima volta negli archivi - dettero grande risalto a quel fatto. Autore effettivo della "dottrina" era stato il Segretario di Stato, John Quincy Adams. Sullo sfondo, si ricostruisce la lotta fra la massoneria - Monroe ne era alto esponente - e la "lega anti-massonica", fondata dallo stesso Adams, il quale nel 1825, nonostante fosse stato sconfitto alle elezioni, riuscì a insediarsi con una macchinazione alla Casa Bianca.