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«Nella notte dal 9 al 10 novembre 1942 il soldato Ernst S., all'età di ventitré anni, venne ucciso a colpi di fucile in un bosco non lontano da Jonschwil (cantone di San Gallo) un po' sotto il gruppo di case denominato Bisacht. Però non fu un omicidio nel significato corrente della parola ed Ernst S. non cadde nemmeno sul campo dell'onore, ma venne giustiziato da un reparto dell'esercito svizzero». L'inchiesta di Niklaus Meienberg sul traditore della patria Ernst S. fa parte dei classici della letteratura svizzera d'inchiesta. Ernst, ragazzo difficile ma innocuo, figlio di lavoratori, viene schiacciato dai brutali ingranaggi della giustizia militare elvetica mentre alti rappresentanti dell'esercito, decisamente più compromessi con il regime nazista, godono di una «imperdonabile clemenza». Il leggendario reportage di Niklaus Meienberg non dimostra soltanto come si possa scrivere in modo brillante e impegnato su temi storici, ma è anche un esempio paradigmatico di come il passato si rifletta ancora sul presente. Prefazione di Francesco Lepori.