Tab Article
«Il libro di Antonio Modaffari coglie con intelligenza i punti essenziali del rapporto tra Giovanni Paolo II e i media. Il lettore trova nelle pagine del testo la ricostruzione di una storia recentissima, ricca di spunti interessanti per la nostra vita di oggi e molto probabilmente per quella di domani», così scrive nella presentazione il prof. Giovanni Gozzini docente di Storia del giornalismo all'Università di Siena. L'agile volume presenta i mille cambiamenti che il papa polacco ha portato alla Santa Sede, al mondo intero, al giornalismo. Particolarmente significativa la scelta di Giovanni Paolo II di utilizzare un regista cinematografico come Ermanno Olmi, per raccontare il Grande Giubileo del 2000: «L'arte cinematografica ha una capacità simbolica di raccontare una realtà più complessa, rispetto alla televisione».