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In un momento storico in cui finalmente l'architettura può rivelare i propri contenuti attraverso le sue intenzionalità, questo libro/dialogo-sotteso rivela l'opera di Umberto Riva, Medaglia d'oro dell'Architettura Italiana, offrendo sguardi e insegnamenti sinora sconosciuti, possibili fondamenti per il presente. La sua vita, i suoi lavori, oggetto di pubblicazioni e studi, sono rimasti al contempo ai bordi di ogni frontiera di ricerca in Italia, a causa del suo operare silenzioso e della scala d'intervento dei suoi lavori. Attraverso un'inedita lettura comparativa tra pitture e architetture di Umberto Riva, il libro porta in luce strumenti fondamentali per affrontare quanto è oggi necessario per restituire all'architettura la sua qualità originaria, di attivazione e realizzazione delle relazione con i suoi abitanti, con i contesti: non esiste forma senza relazione. Le assonanze tra i suoi dipinti e i suoi disegni di architettura, tra figure e forme, disvelano e fanno apparire un mondo dove l'aspetto figurativo dell'artista si offre quale campo di prova per le sue architetture 'inattuali' e in questo senso fortemente contemporanee. I lavori di Riva sono distanti da ogni rispecchiamento dell'attualità rumorosa, essendo capaci di affrontare qualità indispensabili all'abitare contemporaneo quali radicamento, responsabilità ed apertura; forme estese e contenuti che orientano i suoi temi salienti di ricerca, andando oltre l'opera in sé, offrendo nuovi usi e nuovi significati.