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All'origine del mondo e della creazione stessa, nella voce di Esiodo, Omero, Lucrezio, sulle tracce della memoria da cui nasce la poesia, Giancarlo Pontiggia con una prosa sapiente e personale rintraccia la nascita della sua stessa visione, nei ritagli dell'infanzia, nella luce della provincia italiana o del mare greco, dove la grande cosmogonia ha inizio. Dall'origine della modernità, tra le pagine di Baudelaire, Nietzsche, fino a Montale, Pavese e Zagajewski, un viaggio all'indietro nella materia del sogno, del mito, della parola primaria.