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"La voce di Sergio Zavoli" di Rosita Copioli è il ritratto, umano e letterario, del più grande giornalista radio-televisivo italiano. La poetessa conterranea che gli fu amica, percorre la sua vita: gli esordi del dopoguerra con l'invenzione del futuro Publiphono nella piazza di Rimini semidistrutta; la folgorante carriera a Roma con Vittorio Veltroni: prima con le radiocronache delle partite, poi con i reportages da ogni luogo o evento (Africa e Polesine, Budapest e Sinai e Romagna e Bologna...); i documentari radio, inusuali e di grande fascino, come lo straordinario Clausura del 1957: un successo planetario che fece epoca; il popolarissimo Processo alla tappa; il GR1; Copioli racconta la doppia natura del "cronista" per eccellenza, e del poeta. Zavoli è il più fedele cronista perché avvicina l'uomo. La sua voce pacata ne tocca le corde più profonde, ha il respiro del suo mare.