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Questo lavoro, articolato in cinque sezioni, corrispondenti ad altrettanti aspetti legati alla figura di Dioniso ("Mythos": ovvero la rappresentazione del mondo dionisiaco, in quanto il dio e il suo thiasos di satiri e menadi, unitamente ad animali e piante a esso strettamente connessi, non solo sono spesso protagonisti delle scene mitologiche rappresentate sui vasi, ma sono anche raffigurati in altre classi di materiali; "Symposion": spazio della celebrazione di Dioniso attraverso il vino, con cui il dio si identifica; "Hades": Dioniso è il dio in grado di vincere la morte e di risorgere, egli con la sua sola presenza evoca la morte e l'aldilà, perché, come dice Eraclito, il medesimo sono Ade e Dioniso; "Theatron": il teatro, la cui natura stessa, oltre che l'origine, è legata al proteiforme dio della maschera; "Mysteria": la diffusione del culto dionisiaco in Sicilia tra l'età arcaica e l'età ellenistica) si propone di evidenziare la centralità della sua figura divina nell'isola e la sua pervasiva presenza nella religiosità e nella vita quotidiana del mondo siceliota e, frequentemente, di quello indigeno. In particolare, l'ultima sezione del libro è dedicata all'analisi dei contesti cultuali delle poleis greche e di alcuni centri anellenici, che con gli apoikoi intrattennero intensi rapporti economici e culturali, dove era probabilmente venerato il dio polymorphos il cui culto proprio in Sicilia sembra essere, in taluni casi, intimamente collegato a quello di Demetra e Kore. Prefazione di Massimo Cultraro.