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Questo libro nasce al termine di un percorso di studi in cui si cerca di dare attenzione al patrimonio presente nel territorio locale, cercando di raccontare e meditare la nascita e lo sviluppo che hanno avuto le miniere siciliane nel corso del XIX e XX secolo, nonché la vita in miniera dei veri protagonisti: i "minatori" e meditarvi. Le aree minerarie recuperate e valorizzate in questo libro diventano e sono da considerare "musei dei luoghi e del territorio", espressione di un passato sociale, economico e culturale, pregno di valori simbolici e fortemente legato alla comunità, rientrando di fatto nella definizione che F. Drugman dà di museo diffuso: "un sistema di servizi preposti al recupero, conservazione e tutela saldamente connesso non più soltanto alle fonti, agli istituti di ricerca, alle gallerie, alle accademie, ma soprattutto ai luoghi produttivi artigianali, industriali, alle comunità locali". Quest'opera è sicuramente un documento umano, di una realtà storica, sociale ed economica che, attraverso i vari capitoli, in cui si articola, mette in evidenza un mondo dai più poco conosciuto, rimosso ed archiviato, con storie di vita personali in cui si evidenziano quelle che erano le reali condizioni di vita personali, sociali e soprattutto psicologiche dei minatori. Si possono individuare tre sezioni: nella prima viene dato uno sguardo generale alla struttura geologica e all'organizzazione dei sistemi produttivi nell'ambiente minerario; vengono attenzionati, anche, il lavoro e i lavoratori delle solfare, la presenza della criminalità all'interno dell'ambiente minerario, nonché il movimento cattolico e i mutamenti socio - politici avvenuti a Caltanissetta dopo l'unificazione nazionale. La seconda sezione riporta riproduzioni audiografiche, ricavate da interviste, effettuate nel 1994, ad alcuni minatori nisseni che hanno vissuto, in forma diretta, l'esperienza all'interno dell'ambiente minerario in qualità di "caruso, picconiere, conduttore, armatore". L'ultima sezione del libro è dedicata ad evidenziare, attraverso l'esposizione di diverse immagini fotografiche, la condizione attuale del patrimonio materiale dismesso costituito da pozzi, castelletti, edifici, impianti industriali, chiesette votive, da continuare a conservare per la sua capacità rievocativa; inoltre, in quest'ultima sezione, vengono illustrate alcune "gemme" di minerali, patrimonio del nostro territorio locale.