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"Ormai da tempo sono entrato in un arco della vita in cui si sente il bisogno di ricordare. Ma c'è ricordo e ricordo. Si può ricordare per vano compiacimento di se stessi, per dolce ovattata nostalgia del tempo trascorso o, persino, per crogiolarsi nelle proprie sofferenze o disavventure del passato. Il mio ricordo non è di tale natura. Come ho già fatto con altre precedenti pubblicazioni, voglio ricordare per fare memoria, ritornando alle radici mie e di tanti corregionali con l'obiettivo di continuare a dare il mio modesto contributo alla conoscenza e diffusione della nostra ricchissima cultura siciliana contenuta anche in tante piccole forme letterarie non sempre apprezzate e valorizzate. Si tratta di proverbi, detti, indovinelli, giochi, preghiere e altro che evidenzieranno nella presente pubblicazione tanta saggezza, tanto spirito, tanto carattere della nostra sicilianità con tanta luce non priva a volte di ombre. Essa non ha pretese di completezza e di sistematicità. Non è, infatti, frutto di ricerca capillare né estesa a tutta la Sicilia. Si tratta solo di ricordi della mia fanciullezza e giovinezza o di miei familiari e parenti, arricchiti da contributi, spesso sporadici e occasionali, di miei ex-alunni e di persone anziane con cui sono venuto a contatto nelle varie località dell'Ennese (Regalbuto in modo particolarissimo), del Nisseno (soprattutto San Cataldo, Acquaviva Platani, Caltanissetta), dell'Agrigentino (Canicattì, Aragona, Agrigento) e di Catania. Fatta questa doverosa precisazione, ritengo necessario dire una parola per ciascuna delle forme letterarie presenti nella presente raccolta." (dall'Introduzione dell'autore)