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Romanzo di 'fanta-politica' che tratteggia molte realtà della società nella quale viviamo. Negli anni delle stragi di mafia più eclatanti, Falcone e Borsellino in particolare, e dopo l'avvento di 'Mani pulite', il potere passa a una forza politica, neonata, che conquista il dominio grazie al controllo indiscriminato dei mass media e all'avvento di un duce telecratico, che relega la Sicilia a un ruolo di servitù socio-economica della penisola. Sull'isola, resa indipendente per farne un paradiso fiscale e penale, viene imposto un 'despota', uomo senza cultura e umanità, Hainuk Gasparù di Calatariali. Un gruppo di 'sognatori', la 'brigada revolucionaria', cerca di sovvertire un potere che ha continuamente mortificato la vita e la dignità dei siciliani e il loro desiderio di riscatto e sviluppo. Il progetto utopico è quello di sconfiggere la mafia creando la vera 'Prima e ultima Repubblica' siciliana. Tutto ciò si sviluppa all'interno di una storia composta da inganni, mistificazioni, violenze, azioni vili.