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Cosa si trova di interessante, se si rovista tra le pieghe di una memoria che liberamente si aggira tra ruderi vetusti, naturali scenari di quegli anfratti d'universo quali sono i vecchi quartieri? Attraverso una serie di quadri estemporanei sinteticamente abbozzati, nel libro di Salvatore Di Lorenzo risalta un affresco di eventi e di figure che si credevano svaniti; di suggestioni di suoni, di canti e colori i cui riverberi parevano ormai spenti. E affiora un pullulare di aneddoti e macchiette; di antiche favole, di remote letture fatte risorgere con vesti rinnovate; di intense emozioni accolte e assimilate guardando un magico schermo. Ed il vissuto di un sognare solitario diventa infine una memoria collettiva.