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L'informazione sul fenomeno migratorio, specie quello proveniente dall'Africa centro-occidentale, è stata consegnata spesso alle sezioni della cronaca nera, connotando i caratteri dell'insicurezza e dell'emergenza nazionale, ascrivendo tutto sotto il "frame" dell'invasione, a volte soffiando sul fuoco degli umori popolari, altre cavalcando stereotipi e titoli sensazionalistici o che ricorrono ad un frequente "calembour" a beneficio di editori e visualizzazioni, altre ancora prestando il fianco ad una politicizzazione del tema, visto l'uso frequente negli "speeches" dei politici. Le storie positive di integrazione ed affermazione individuale dei migranti, le loro voci, affidate a poche rubriche di buone notizie. La presente indagine, pertanto, vuole offrire spunti di riflessione sul linguaggio, sull'evoluzione del giornalismo e su alcune teorie della comunicazione partendo da un angolo visuale mirato: il fenomeno migratorio e l'accoglienza, lo sfruttamento lavorativo e sessuale dei migranti, attraverso l'interpretazione che ne danno i "mass media", per il periodo compreso da gennaio 2019 ad aprile 2021.