Tab Article
Al volgere del XIX secolo la Calabria sta vivendo uno dei grandi esodi della sua lunga storia: la prima ondata migratoria verso gli Stati Uniti. Il giovane Sabardì è un povero contadino solo al mondo. Una domenica, nella piazza del paese, scorge per la prima volta la bella Annuzza e se ne invaghisce perdutamente. La fanciulla è la sorella dei forgiari del paese, uomini nerboruti e sanguigni che da subito scoraggiano quel pretendente sinceramente innamorato, sì, ma pur sempre privo di mezzi, denari e persino di una famiglia. Consumato dal pensiero di lei, che non lo lascia nelle ore di veglia né in quelle di sonno, Sabardì si consola recandosi a baciare nottetempo lo scalino sul quale la giovane se ne sta seduta a ricamare con le zie o sbirciandone il bel viso quando si reca a messa in compagnia delle inseparabili parenti. Una simile bizzarra condotta non sfugge a lungo all'occhio dei forgiari. Se le parole avevano fallito, sarebbero state le maniere forti a porre fine all'insistenza del giovane.