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I libri di cucina affollano gli scaffali delle librerie e sono tra i più venduti degli ultimi anni; non c'è orario in cui non passi in tv un contest, un talent o un quiz basato sull'arte della gastronomia; i più noti chef italiani prestano il volto a pubblicità di ogni genere, da prodotti alimentari di dubbia qualità (patatine, pollami, paste, e chi più ne ha più ne metta) a complementi di arredo domestici. Ma cosa succederebbe se un folle, per fama o nel nome di un insano ideale risanatore, decidesse di mettere fine a tutto questo? È quello che immagina Mario Falcone in "Lo Chef degli chef", un romanzo che non potrebbe avere un tema più attuale di quello della cucina e che presenta tutti gli ingredienti del thriller classico: la figura di un serial killer lucido e geniale, l'indagine della polizia che porta alla risoluzione del caso, una lista di personaggi ben congeniati, uno stile asciutto e incalzante, il colpo di scena finale. Completa l'opera una conoscenza approfondita del genere cinematografico, con incursioni mirate nelle scene e nel linguaggio della black comedy tanto cara, ad esempio, ai fratelli Ethan e Joel Coen. Un libro, quindi, che anche grazie al finale aperto si rende adatto a un eventuale sequel...