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Parigi, 1913. In un caffè su boulevard Montparnasse un giovane e squattrinato scrittore russo, Erenburg stesso, incontra l'enigmatico Julio Jurenito, che di primo acchito identifica nientemeno che con il Diavolo in persona. Affascinato, si proclama suo evangelista, destinato a tramandare ai posteri vita e miracoli dell'estroso maestro Jurenito, messicano poliglotta e gran provocatore dal disinvolto scetticismo, profeta di una non-filosofia che richiamerà al suo seguito un'assortita setta di devoti nichilisti. Un miliardario americano dall'eccezionale senso manageriale, un libertino romano, un astratto intellettuale russo, un edonista francese, un rigoroso tedesco e un giovane senegalese ancora incontaminato dalla società occidentale. A interagire con i protagonisti, sempre colti nel luogo e attimo fuggente tra gli scenari della convulsa storia mondiale di inizio secolo, le audaci comparse di personaggi reali dell'intellighenzia: da Rivera a Picasso, da Majakovskij a Chaplin. A ritmo concitato e briglia sciolta il Maestro e i suoi bizzarri discepoli attraverseranno la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa del '17, aggredendo gli eventi con la propria originalissima strategia di sovversione diretta a colpire il mondo borghese e i suoi miti: religione e papato, Internazionale Socialista e nazionalismo, capitalismo americano e democrazia francese, arte elitaria e consumismo di massa, in una satira eretica e libertaria il cui sarcasmo è permeato di rara umana empatia.