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Il volume presenta la ricca collezione di monete accumulata, nel tempo, dalla Cassa di Risparmio di Genova, oggi Banca Carige, dedicata in massima parte alla produzione numismatica ligure, qui rappresentata quasi interamente dal 1138, quando la città ottenne dall'imperatore il diritto a batter moneta, al 1814, quando la Repubblica fu annessa al Regno di Sardegna e cessò di coniare monete proprie. Genovini, grossi, denari, scudi, zecchini, lire e soldi, comprese le monete con iscrizione in lingua araba, coniate appositamente per gli scambi coi paesi del levante con cui Genova mantenne durante i secoli strette relazioni, costituiscono un importante patrimonio culturale in cui si riflettono la storia e i costumi della città.