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"'Ognuno di noi è più di uno', diceva Pessoa e anche l'autore dei 'Titoli non esistono' si rappresenta seguendo il principio del due, del doppio registro e dell'identità riflessa. Riuniti in una struttura che simula un assetto scenico, dopo un prologo di composta armonia con duplice titolo (Gratitudine e sentimento), i testi si presentano come passi di un recitativo per voce sola che non cessa di essere dialogica, proprio perché è rivolta a quel diverso se stesso, invisibile, eppure presente come l'eco di un luogo comune. Il ritratto che emerge da questo libro esibisce in tal modo una smaccata rottura di tradizionali compostezze e il distacco da tutte le questioni che potrebbero misurarsi con le forme canoniche della poesia. Alto e basso, bello e brutto, cielo e terra, angeli e demoni, solfeggiano così il loro lessico bifronte allo specchio 'senza aloni' di una poesia che non chiede benevole indulgenze, ma spera di distillare nel suo alambicco da stregone un nuovo segno, una ragione dialogica, un titolo degno di questo nome." (dalla Presentazione di Giovanna Ioli).