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"Non si ricordano i giorni, - scrive Cesare Pavese ne "Il mestiere di vivere" - si ricordano gli attimi." Succede quando ci si volta indietro a considerare la propria vita, succede anche quando si cerca di raccontarla, sul filo della memoria, attraverso le pagine di un libro. Procedono così, per schizzi veloci e precisi, i ricordi di Angelo Pasino: dall'infanzia spensierata nella cittadina di Mentone agli anni dello sfollamento, dopo il 1943, nelle campagne del Monferrato, dalla giovinezza a Diano Marina fino all'approdo con la famiglia a Trieste, dove da oltre cinquant'anni vive e lavora esercitando la professione di avvocato. "La via per Trieste" è un taccuino autobiografico, disseminato di esperienze personali e popolato dei volti delle tante persone incontrate, ma anche un'occasione per delineare - con occhio attento, e sempre un velo di ironia - il carattere e le atmosfere dei luoghi vissuti, la loro storia, le bellezze, le curiosità.