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La filosofia di Maria Zambrano (1904-1991) si presenta oggi quale fondamentale contributo nella ricerca di un rinnovato sapere che vuole rispondere all'uomo nella sua totalità (ontologica e storica) restaurandone l'autenticità perduta. Grazie allo studio approfondito dei testi, anche inediti, questo libro propone un'analisi dettagliata e completa del percorso della pensatrice spagnola a partire dal motivo etico, costruito intorno ai concetti essenziali di rinascita e di persona, che fonda la sua idea di Ragione Poetica. Seguendo le tracce contenute negli insegnamenti del maestro Ortega y Gasset e attraverso il necessario confronto con i grandi pensatori del tempo - tra i quali Martin Heidegger e Hannah Arendt - s'indaga a fondo la critica zambraniana alla filosofia razionalista, la sua preoccupazione nei confronti delle vicende storiche del Novecento e la sua ricerca in direzione di ambiti poetici che possano contribuire a risolvere le nostre problematiche culturali ed esistenziali. I temi del tempo, del sogno e del simbolo vanno a costituire una traiettoria argomentativa che aiuta a cogliere il nocciolo più profondo del pensiero di Maria Zambrano, sorretto da un nuovo valore attribuito alla metafisica, e offrendo così maggior credito alla sua importante riflessione sull'essere. Introduzione di Armando Saignano.