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Marino Bosinelli, con questa nuova raccolta di prose, si conferma un ironico e "arrabbiato" fustigatore di costumi. La sua memoria si muove dal periodo pre-bellico fino ai giorni nostri, prende in esame da inattese angolazioni i "tempi andati" e la contemporaneità, il cinema e i media, il vino, l'inno di Mameli, l'amore e la morte, gli accadimenti nonché i protagonisti della storia (sia quella privata, familiare e professionale, sia quella con la "s" maiuscola) e molto altro ancora. Con una particolare attenzione per la sua città, Bologna, martoriata dalle bombe della guerra ma anche vivace asilo di case chiuse ed osterie, in una scintillante girandola di situazioni e personaggi che spesso sanno farci sorridere, a lenire un poco l'amarezza di un presente distratto e disumano.