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L'evoluzione dell'uomo è davvero avvenuta così rapidamente rispetto alle altre specie viventi, e si è consolidata in forme di progresso e civiltà, o conviene cospargersi il capo di cenere e tornare all'uomo di Cro-magnon per ricominciare daccapo, riappropriandosi almeno della fatica e dello stupore? Questa la domanda che ci si pone leggendo "La bicicletta", dove protagonisti e comparse fanno a gara per dimostrarsi stupidi, crudeli, violenti, ma anche maledettamente buffi. Del resto "evoluzione" deriva dal latino "volvere", rotolare: ed è proprio questa l'azione che sembrano compiere di preferenza gli attori dei racconti qui raccolti. Acrobazie mentali per giustificare o porre rimedio a scelte molto spesso risibili ma anche catastrofiche e terribili.