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Una delle più interessanti attività dello storico dell'arte è quella di poter rintracciare opere considerate perse o addirittura distrutte dagli eventi o dalla storia delle famiglie. E quando si è contattati dall'altra parte del globo con la proposta di una di queste opere, perché Google sputa fuori il proprio nome come studioso dell'artista, ci si sente in un giorno fortunato. Questo è accaduto a Claudia Gian Ferrari con Primo denaro il dipinto di Cagnaccio di San Pietro al quale è dedicato il libro, dipinto straordinario di intensa tensione sia psicologica che di carattere sociale del quale si erano perdute le tracce. Il viaggio dell'emozionante ritrovamento si snoda dall'Italia al Venezuela, dove il signore che lo acquistò a Venezia nei primi anni Trenta vive da tempo e da dove ha preso contatto con la curatrice, tra le massime autorità sull'arte del Novecento italiano.