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Abituato ad osservare il mondo dell'arte sempre "dalla parte sbagliata", come lui stesso afferma, Antonio Riello ha creato nel corso della sua carriera molte opere che rasentano la provocazione. D'altra parte, con la sua divertita cattiveria l'artista non fa che demistificare i luoghi comuni dell'immaginario collettivo giocando con le apparenze delle cose fino a trasformare armi da guerra in accessori di lusso per signora o macchine da tortura in eleganti pezzi di design. Così Riello esplora l'estetica dei rapporti sociali intervenendo sui riti collettivi del sistema dell'arte. Attraverso i disegni che l'artista ha realizzato per l'occasione, questo libro, quasi un taccuino di appunti, documenta la più recente impresa dell'artista.