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Una lettura inconsueta e nuovissima dei disegni satirici realizzati tra gli anni Venti e Trenta da Mario Sironi per "Il Popolo d'Italia", il quotidiano fondato nel 1914 da Mussolini. L'immaginario sironiano affonda le sue radici sia nella tradizione satirica e della grande storia dell'arte, sia nella storia e nella cronaca politica, anche spicciola, raccontata dalle pagine del "Popolo d'Italia". I politici più avversati sono Luigi Albertini e il suo "Corriere della Sera", Giovanni Amendola, i socialisti Filippo Turati e Claudio Treves e i cattolici don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi. Ma a prevalere è la severa visionarietà di Sironi, capace di tratteggiare un vero e proprio bestiario politico di assoluta fantasia.