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Una vita da poeta, scrittore, videomaker, body artist, designer per l'architettura urbana. Vito Acconci (New York, 1940) apre il suo archivio personale e porta alla luce un'opera monumentale: il tracciato storico del suo lavoro tra il 1969 e il 1973. Quasi duecento performances, durante le quali ha rigorosamente annotato ogni azione, ogni singolo istante, ogni modificazione ed evento mappando scrupolosamente tutto il suo processo creativo, passo dopo passo. Sono gli anni Sessanta, gli anni che coinvolgono la corporalità, gli anni in cui Acconci crea "lo spazio del corpo". L'artista ci spiega il suo passato riportando alla luce un periodo carico di intensità fisica espressiva, attraverso l'azione e la sua descrizione, attraverso le note e i documenti conservati in tutti questi anni e qui pubblicati per la prima volta.