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Scultore, architetto, artista di installazioni, archeologo urbano, David Ireland (1930) è considerato in molti modi ma è impossibile imprigionarlo in un'etichetta: l'artista, che ha scoperto la passione per l'arte in età matura e ha deciso di seguirla, anima e corpo, pensa e affronta l'arte con coraggio in un modo così personale che è arduo definirlo. Il libro nasce da sessanta interviste con l'artista e i suoi amici, colleghi e importanti esponenti del mondo artistico, e prendono l'avvio dalla descrizione della trasformazione radicale della sua casa di San Francisco. Passo passo, si analizzano le installazioni innovative, alle quali hanno collaborato artisti, architetti, un fotografo, una compagnia di danza e amici come in un gioco collettivo.
