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Al termine di una serata di bridge, nove giocatori decidono di unire le forze e tentare la fortuna in una lotteria abbinata a una corsa di cavalli che si terrà di lì a pochi giorni. La dea bendata sembra essere dalla loro parte: uno dei biglietti acquistati dal gruppo si aggiudica il secondo premio pari a oltre 240.000 sterline. In base agli accordi la vincita deve essere suddivisa in parti uguali tra i sottoscrittori, ma quando Edmund Blackburn, il promotore dell'iniziativa, perde la vita in una sciagura aerea tutto si complica. Incalzati dagli amministratori fiduciari del defunto, che pretendono che la sua quota sia devoluta agli eredi e portano il caso in tribunale, i restanti membri del "Sindacato dei Nove" siglano un patto secondo il quale solo coloro che saranno ancora vivi alla consegna del denaro avranno diritto a partecipare alla spartizione. Ed è l'inizio della fine, perché quando la posta in gioco è così alta non c'è da sorprendersi se qualcuno è disposto a commettere il più turpe dei crimini pur di accaparrarsi una quota più consistente. Ben presto il gruppo di giocatori comincerà ad assottigliarsi e toccherà a Sir Clinton Driffield, il capo della polizia, venire a capo dell'intricata vicenda.