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Non si può parlare dell'aruspicina romana senza citare il mondo etrusco e la sopravvivenza di un patrimonio culturale etrusco nel mondo romano. Anzi, erano molti, ancora nel periodo imperiale, quelli che continuavano a praticare l'antica scienza religiosa degli etruschi. La sopravvivenza di questa tradizione, ben al di là della perdita dell'autonomia politica e della scomparsa della lingua, si può seguire attraverso le numerose iscrizioni latine che vengono sistematicamente presentate e studiate in questo volume, complete di traduzione, bibliografia e commento. Un tale studio non veniva fatto dagli inizi del Ventesimo secolo, quando venne pubblicato il magistrale lavoro di C. O. Thulin, che quest'opera intende completare e aggiornare con una grande quantità di nuovi dati. L'autrice ha ricostruito un catalogo di tutti gli aruspici conosciuti nel mondo romano attraverso l'epigrafia e la letteratura. Il nome dell'aruspice è seguito dall'insieme delle fonti epigrafiche e letterarie in cui è menzionato. Viene poi riprodotto il testo originale (con relativa traduzione), epigrafico o letterario, che cita il personaggio; a esso fa seguito la bibliografia e un commento che analizza la carriera di ciascun aruspice, il suo ambiente culturale, la sua provenienza geografica e la sua collocazione temporale.