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Scomparire nelle viscere della terra quasi seppellendosi, proteggersi dalle insidie della guerra catapultandosi in una dimensione fuori dall'umanità stessa. Fu la guerra di mine, uno dei tanti tragici volti della Grande Guerra che accomunò fra loro opposte trincee. Come avvenne sul Cimone di Tonezza, che vide lo scoppio di una mina austro-ungarica il 23 settembre del 1916. Tonnellate di esplosivo mutilarono la vetta della montagna, lasciando al suo posto una voragine spaventosa. Questo libro narra una storia triste e dal crudele destino. La storia di vittime predestinate, di sepolti vivi, le cui spoglie quasi pare di veder palpitare sottoterra, e sentirli urlare i loro nomi con voce straziante.