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Per farla finita con la monogamia, la fedeltà, la procreazione, la famiglia, il matrimonio e la connessa coabitazione, in questo libro Michel Onfray ridefinisce il desiderio come eccesso, il piacere come dispendio e propone una teoria del "contratto" basata solo sulla volontà di due liberi individui. Contro il modello cristiano che ancora oggi presiede alla definizione della relazione tra i sessi, Onfray propone una rilettura dei filosofi materialisti e "sensualisti" dell'Antichità greco-romana. All'ideale ascetico (pitagorico ed ebraico, platonico e cristiano), che implica il disprezzo del corpo, il rifiuto delle pulsioni e del piacere, la misoginia e lo strapotere del maschio, Onfray contrappone quello edonistico (cirenaico, cinico, epicureo), che riscopre la libertà amorosa e la carnalità "senza colpa" e inventa il celibato gioioso e l'uguaglianza libertina degli uomini e delle donne. Contro la mutilazione del corpo, ci invita a un'erotica solare interamente ancorata agli istinti vitali e rifiuta radicalmente le pulsioni di morte, proponendosi di rispondere alla domanda: come restare liberi nella relazione amorosa? A questo scopo, ci spinge a scristianizzare l'etica, a realizzare un femminismo libertino, a promuovere un eros leggero e ludico, a formulare una psicologia delle passioni che renda possibile l'arte di restare sé stessi nel rapporto con l'altro.