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Il paesaggio come materia interrogata e plasmata dall'uomo, in un rapporto dialettico tra natura e artificio, è il filo conduttore di questo studio dedicato all'opera dell'architetto fiorentino Giuseppe Poggi. Partendo da un excursus sugli scritti e sui numerosi interventi toscani di Poggi, il libro scandaglia il complesso dei progetti legati all'incarico per l'ampliamento di Firenze Capitale d'Italia. Ne deriva la ricerca di uno spazio pubblico - che trova la massima espressione in Piazzale Michelangelo - in cui tessuto urbano e paesaggio, monumento e collina sono strettamente connessi, per esprimere ed esaltare il valore dell'opera architettonica, in una vera e propria "costruzione del paesaggio" nel dialogo incessante con l'opera di Natura. La riedizione del volume è impreziosita dal contributo offerto dal Carteggio: in esso sono state percepite le circostanze, luoghi della vicinanza, come oscillazioni da momenti di pacata conciliazione ad altri di doloroso distacco. A questi seguono di riflesso gli slanci e le contrazioni dei progetti, nella complessa definizione delle inquadrature che Giuseppe Poggi sottende al proprio pensiero compositivo.