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A Cadezanni la zia Rosa Ballarini, alla fine dell'Ottocento, regala al piccolo nipote Camillo il gioco del prete, creando un certo sconcerto famigliare. Può sembrare un fatto di poca importanza, proprio di un'epoca dove l'educazione religiosa era scontata nella maggior parte delle famiglie borghesi di quel finir di secolo, ma tuttavia racchiude e sintetizza una vocazione, quella alla fede religiosa, che con le sue vicissitudini ripercorre la storia della famiglia Ballarini un secolo indietro e uno avanti a partire da questo insolito regalo. La storia ha le sue origini nella prima metà dell'Ottocento da una lettera dove si narra di un'uccisione involontaria tra giovani fratelli, e, passando da gesuiti con la fede così ardente, tale da essere imprigionati nelle regie galere per aver così a cuore la questione romana, tocca il misterioso e inedito fatto della benedizione di Giosuè Carducci sul letto di morte, fino a lambire la misteriosa scomparsa del finanziere ebreo Massimiliano Bondi negli anni Venti del secolo scorso per raggiungere la raccomandazione del gerarca del Gran Consiglio del Fascismo Dino Grandi.