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Cosa accomuna gli alpeggi abbandonati dell'arco alpino e la piramide di cemento incompiuta che torreggia sulla capitale nordcoreana? Che somiglianze ci sono tra i resti degli esperimenti nucleari su alcuni atolli del Pacifico occidentale e lo stabilimento modenese che avrebbe dovuto produrre la migliore automobile sportiva di lusso degli anni Novanta? Come è possibile mettere nello stesso discorso il relitto del Titanic e i bunker nazisti abbandonati sulle coste settentrionali francesi? La risposta è un itinerario di viaggio ai quattro angoli del globo, alla ricerca delle rovine del Novecento. Un patrimonio del tutto differente dai resti che le civiltà preindustriali avevano lasciato in eredità ai loro posteri. Un'eredità ingombrante, talvolta agghiacciante in quel che ha da raccontare a chi la osserva, e capace soprattutto di inquietare, più che di invitare alla contemplazione. Tracciando un percorso filosofico e concreto - da Heidegger ai videogiochi di ultima generazione, dai teorici postmoderni alla manutenzione dei centri commerciali - il libro sviluppa una teoria delle rovine contemporanee e un ampio catalogo di storie ed esempi, raccolti in tutto il Pianeta.