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Il santo martire Acacio o Agazio, centurione di origine cappadoce decapitato a Bisanzio nel 303 d.C. per essersi dichiarato cristiano, fu oggetto di venerazione non solo in tale città, dove vennero erette in suo onore alcune chiese, ma anche in Occidente, con esattezza in Calabria, nella cui cittadina di Squillace si cominciò, in epoca medievale (probabilmente fra il XIII e il XV secolo), a praticare il suo culto, da lì estesosi, poi, ad altre cittadine calabresi. In questo libro l'autore ha raccolto 5 studi nei quali, oltre ad illustrare la figura di Acacio e a soffermarsi sul culto delle sue reliquie tanto a Costantinopoli quanto a Squillace, pone in risalto la fortuna di cui il martire godette nei secoli mediante l'innografia e l'iconografia.