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In questo opuscolo vi sono analisi, che di volta in volta, la ricercatrice ha sviluppato e pubblicato e sono parte integrante della ricerca stessa. Le presenta come guida per affrontare certe tematiche abbastanza attuali. Il percorso che inizia la ricercatrice, però non è quello imboccato da tutti ossia: parità uomo-donna, parità di trattamento ed inquadramento o richiesta di pari opportunità, bensì attraverso la complementarietà dei ruoli e dei valori da cui lei parte si muove la ricerca, arriva a dimostrare la diversità uomo-donna, vista come fonte di ricchezza e non come ostacolo in qualsiasi ambito familiare-sociale-lavorativo-dirigenziale. La donna viene vista nei diversi ambiti e distribuzione e sviluppo dello studio-lavoro sia creativo che esecutivo come una risorsa, portatrice di valori che non si antepongono all'uomo, ma sono utili congiuntamente. Anche nel profilo della donna dirigente, che la ricercatrice presenta come proposta di legge emergono queste peculiarità. Non si parla quindi di uguaglianza ma di diversità e complementarietà e si richiede parità di trattamento, chiaramente devono sussistere certe condizioni da verificare di volta in volta, senza aumentare le discriminazioni. Del resto la Biologia con la Teoria dell'Evoluzione, dimostra un dato scientifico certo, dal quale partire, siamo tutti diversi, tale diversità entra come risorsa nella vita per tutti, uomini e donne e pur riuscendo ad avere lavoro e stesso trattamento siamo e restiamo persone, individui, risorse diverse.