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"Le vicende del ritrovamento, i movimenti di affaristi clandestini, la puntigliosa indagine di Paola Zancani Montuoro archeologa di fama internazionale, l'inchiesta della Guardia di Finanza, l'interrogatorio di alcuni testimoni ancora in vita vengono ricostruite attraverso lettere, resoconti, relazioni di funzionari. I documenti esaminati da Conte individuano professionisti del mercato clandestino, ricettatori, mercanti d'arte e tanti piccoli personaggi che fanno da sfondo ai movimenti della statua, ciascuno sa suo modo attento ad arraffare per sé quel poco che può e a non essere invischiato nelle indagini. In questo lavoro Angelo Conte rende i lettori partecipi della vicenda e riesce a far riflettere su quanto i beni culturali siano, ancora un secolo dopo, ostaggio dell'indifferenza dello Stato... al punto che il danno - il vero danno - è la perdita della nostra identità." (Vito Roberto)