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Il Sufismo, che ha apportato uno dei maggiori contributi allo sviluppo del pensiero umano, non è qualcosa di facile da definire. Esso non si presenta come una religione, né come un pensiero astratto. Non dà eccessivo spazio alle credenze o alle conoscenze acquisite sui libri, preferendo l'esperienza diretta fatta nella vita di tutti i giorni. Lo si può definire come un modo concreto di concepire la vita, uno strumento per arrivare a realizzare il Divino che alberga nel cuore di ognuno. Il linguaggio utilizzato dal Sufismo è quello del cuore, lontano dai dogmi, dai rituali religiosi formali, dalle convenzioni. Di fatto, con una breve parabola i Sufi sono capaci di trasmettere la conoscenza con più rapidità ed efficacia di una spiegazione discorsiva, logica o filosofica. Le storie sufi sono infatti ideate per avere un preciso effetto: inviare alla mente condizionata dell'allievo un messaggio impossibile da esprimere in modo diretto. Ogni storia è dunque una chiave in grado di aprire una porta, poiché offre un modo di vedere la realtà e un suggerimento su come affrontare i problemi della vita quotidiana. Le storie qui presentate sono state tutte "saccheggiate" dall'immenso tesoro dell'Oriente sufi, quindi riconvertite in moneta corrente per il distratto e frenetico Occidente.