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Un libro nato per celebrare Emiliano Mondonico e il suo mezzo secolo con il Toro. 29 settembre 1968: esordio in campionato, con la maglia granata, per il giovane estroso calciatore della Cremonese, acquistato per sostituire Meroni. Ma il Mondo è stato anche l'allenatore della sedia di Amsterdam e dell'ultimo trofeo vinto dal Toro, la Coppa Italia del 1993, il 19 giugno, 25 anni fa. Cresciuto in un'osteria, è rimasto sempre quel ragazzo semplice, da pane e salame, in campo e nella vita, da giocatore e da allenatore. Così come di fronte al male che se l'è portato via, il 29 marzo 2018. Ha lottato e combattuto a fronte alta, fino all'ultimo respiro. Beppe Gandolfo - che come cronista ha seguito per anni il Toro di Mondonico - racconta la storia di un giovane che si fece espellere per poter andare a vedere un concerto dei Rolling Stones, di un calciatore che esordisce in serie A nel Torino con un gol che significa vittoria ma che poi si perde per poca voglia di sacrificarsi per il pallone: forse, proprio per questo, diventa un allenatore vincente, perché ha saputo coniugare i piedi con la testa, ma soprattutto ha saputo usare quell'arma formidabile che è il cuore. Un racconto che si apre proprio con quell'incredibile finale di Coppa Italia: l'ultima autentica gioia che hanno vissuto i tifosi del Toro. L'ultimo trofeo esposto nella bacheca granata.