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Natale 1956. Presi in trappola dalla tempesta insieme con il celebre Walter Bonatti, Francois Henry, 23 anni, e Jean Vincendon, 24 anni, finiscono per ritrovarsi soli, sperduti a 4000 metri di quota sul Monte Bianco. Dopo dieci giorni di smarrimento e di sofferenza, dopo che Lionel Terray, "eroe dell'Annapurna", ha inutilmente tentato di raggiungerli via terra con una squadra di soccorso di volontari, i due "naufraghi" vengono abbandonati nel relitto di un elicottero che si è schiantato vicino a loro tentando una manovra disperata. I soccorritori hanno promesso di tornare... "Questi ragazzi sono stati beffati dal destino"... Un commento del soccorritore Honoré Bonnet, riassume bene l'implacabile catena di errori, debolezze e sfortune che hanno alimentato uno dei maggiori drammi dell'alpinismo.